ARCIDIOCESI DI BOLOGNA
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COMUNICATO STAMPA
La Beatificazione di don Giovanni Fornasini
avverrà a Bologna domenica 26 settembre
Don Giovanni Fornasini sarà beatificato a Bologna domenica 26 settembre. Lo rende noto l’Arcivescovo Card. Matteo Zuppi in accordo con la Congregazione delle Cause dei Santi della Santa Sede. La cerimonia di beatificazione, che si svolgerà durante la Messa solenne delle ore 16.00 (luogo ancora da definire), sarà presieduta dal Card. Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, e concelebrata dall’Arcivescovo.
La notizia del giorno in cui don Giovanni Fornasini sarà beatificato giunge a completamento di quella del 21 gennaio scorso quando Papa Francesco aveva autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il decreto che ha riconosciuto il martirio in odio alla fede di don Fornasini nei giorni successivi alla strage di Monte Sole durante la Seconda guerra mondiale.
«È un ulteriore dono che arricchisce la nostra Chiesa – afferma il Card. Zuppi – ed è un segno importante in questo momento di difficoltà e di prova perché come don Fornasini ha vissuto la “pandemia” della guerra anche noi oggi possiamo vivere questo tempo di pandemia prendendo esempio dal suo atteggiamento e dalla sua testimonianza, riconoscendo la forza dell’amore di Dio ed esprimendo vicinanza alla gente».
«La beatificazione – sottolinea don Angelo Baldassarri, responsabile del Comitato diocesano per la beatificazione di don Giovanni Fornasini – si colloca dentro a un cammino più ampio della Chiesa di Bologna. Nell’eccidio di Monte Sole la storia ci parla e ci interpella anche sull’oggi, sulle cause della violenza e su chi soffre ingiustamente. È una memoria che ci spinge a rinnovare la nostra vita e a riscoprire il centro della fede cristiana. Don Giovanni fu ucciso crudelmente perché la sua carità instancabile era scomoda a chi voleva imporsi con la violenza. Nel suo servizio da parroco erano innumerevoli i gesti di cura verso tutti; nella tensione della guerra don Giovanni non ebbe paura di compromettersi pur di soccorrere e salvare chi era in pericolo. Nella sua crescita aveva vissuto la fatica della povertà, dell’insuccesso e della malattia: fu la scuola che lo condusse a mettersi nei panni degli altri, aiutando tutti come se fossero suoi fratelli».
L’Arcidiocesi di Bologna, accogliendo con gioia la notizia, ha approntato un programma in preparazione all’evento. Durante i mesi estivi, in vista della beatificazione di don Fornasini, il Comitato diocesano per la beatificazione propone alcune celebrazioni sui luoghi delle sue Prime Messe:
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Domenica 27 giugno alle ore 17.30 Messa a San Luca
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Lunedì 28 giugno alle ore 17.30 Messa in Cattedrale
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Martedì 29 giugno alle ore 20.45 Messa a Sperticano
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Venerdì 2 luglio alle 20.45 Messa a Campeggio
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Lunedì 5 luglio alle 20.45 a Messa a Porretta Terme
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Domenica 25 luglio alle ore 17 Messa a Pianaccio
Altri luoghi in cui sarà ricordato don Giovanni Fornasini saranno Vedegheto il 18 luglio con una Celebrazione alle ore 17.30, Montasico con una Messa il 25 luglio alle ore 9.15 e il Seminario arcivescovile durante la “Festa di Ferragosto a Villa Revedin”. Il 13 ottobre a Sperticano alle ore 18.30 l’Arcivescovo presiederà una Messa nella prima memoria liturgica del beato Fornasini.
Per informazioni e aggiornamenti consultare la pagina del sito dell’Arcidiocesi https://dongiovannifornasini.chiesadibologna.it.
Giovanni Fornasini nasce a Pianaccio di Lizzano in Belvedere, sull’appennino bolognese, il 23 febbraio 1915. Nel 1925 la famiglia si trasferisce a Porretta Terme: la vita di preghiera, servizio e fraternità nella comunità parrocchiale fa maturare in Giovanni il desiderio di diventare prete. Nel 1931 inizia un percorso di 11 anni di Seminario che, anche attraverso le fatiche sperimentate nello studio e l’umiltà nell’affrontare una salute spesso cagionevole, lo prepara a ricevere nel giugno del 1942 l’ordinazione sacerdotale. Dall’estate 1942 al giorno della sua morte don Giovanni è parroco di Sperticano, una piccola comunità di 300 abitanti vicino a Marzabotto. Si adopera con entusiasmo perché la parrocchia sia comunità di preghiera e carità, nella gioia di stare insieme. Con la sua bicicletta si sposta ovunque per essere di aiuto a quanti sono in pericolo. Offre i suoi beni e anche la sua vita per salvare più volte uomini rastrellati. La sera del 12 ottobre difende alcune ragazze del paese, invitate ad una festa dai militari nazisti che da giorni occupano la sua canonica. La mattina del 13 ottobre sale da solo a San Martino di Caprara per cercare l’amico don Ubaldo, sostenuto dalle preghiere del rosario e con il desiderio di benedire le salme della strage. Alla sera i soldati festeggiano in canonica a Sperticano gridando: “Pastore kaputt”. Il suo cadavere viene visto il giorno successivo dietro al cimitero di Caprara, ma vi rimane tutto l’inverno, piagato dalle decine di percosse che ha subito inerme. Il 22 aprile 1945 il fratello Luigi recupera la salma e la porta a Sperticano, dove tutt’ora è custodita, in chiesa, nella cappella della Madonna.
«Il 13 ottobre 1944 – si legge sul sito internet della Congregazione delle Cause dei Santi – un ufficiale delle SS invitò don Fornasini a seguirlo in montagna per dare sepoltura ad alcune persone. (…). Il suo corpo venne recuperato (a San Martino di Caprara, ndr) nell’aprile 1945 dal fratello. Secondo la ricostruzione, la morte del Servo di Dio sarebbe avvenuta dopo un’agonia dovuta a maltrattamenti compiuti sulla sua persona».
Per informazioni www.chiesadibologna.it
Servizio della redazione di DodiciPorte